A soli pochi metri da qui, presso la fontana degli imperatori, un pavone a tre teste ricorda il periodo dello scisma della Chiesa cattolica durante il Medioevo. Dal 1378 c'erano, infatti, ben due papi: uno a Roma e l'altro ad Avignone. Nel 1409, con il Concilio di Pisa, si cercò di porre fine a questa scissione. Con l'elezione di un terzo papa, tuttavia, la situazione peggiorò ulteriormente. La Chiesa era divisa adesso in tre fazioni e tutta Europa ne subiva le dolorose conseguenze.

Il cosiddetto Scisma occidentale era una spina nel fianco soprattutto per Sigismondo, re del Sacro Romano Impero. Questi nel dicembre del 1413 convocò dalla città italiana di Lodi, con l'appoggio di uno dei tre papi, il Concilio di Costanza che avrebbe dovuto ripristinare l'unità della Chiesa (causa unionis). Ulteriori compiti dell'assemblea dovevano essere la riforma della Chiesa (causa reformationis) e la lotta contro l'eresia (causa fidei).

Seicentenario del Concilio di Costanza

Dal  2014 al 2018 Costanza rinnova all'Europa il suo invito. Il motto "Costanza ospita l'Europa" vuole ricordare gli avvenimenti del Concilio di Costanza. Simbolo dei cinque anni del giubileo sono cinque affascinanti personaggi legati al Concilio di Costanza, che a loro volta rappresentano altrettanti temi d'attualità ora come allora. Dopo
seicento anni Costanza torna a essere luogo d'incontro, dialogo e iniziative.

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